Il D.Lgs 152/2006 alla Parte III e la Direttiva Tecnica Regionale DGR 627/2019 stabiliscono le modalità di autorizzazione, gestione e controllo degli scarichi di acque reflue industriali, in funzione dell’attività che genera lo scarico e del recapito finale (rete fognaria, corpo idrico superficiale, suolo e sottosuolo).
Attualmente risultano attivi nel territorio regionale circa 4700 scarichi di acque reflue derivanti da attività produttive, dei quali circa 2100 in rete fognaria e 2600 in corpo idrico o su suolo. Tra questi ultimi, circa il 75% è relativo a scarichi assimilabili ai domestici.
In questo contesto ARPA Umbria effettua attività di controllo sistematiche delle attività soggette ad Autorizzazione Integrata Ambientale sulla base di quanto previsto dai relativi piani di monitoraggio e controllo e svolge periodicamente controlli ordinari e straordinari presso i punti di scarico più rilevanti dal punto di vista ambientale.
I dati raccolti vengono poi elaborati per la predisposizione di quadri di sintesi sui carichi inquinanti recapitanti in corpo idrico, anche in risposta alle richieste del reporting europeo di settore.