La relazione riassume i primi parziali risultati dell'indagine che Arpa sta effettuando nella parte meridionale del'acquifero alluvionale Valle Umbra Sud.

I dati rilevati hanno consentito ad oggi sia una prima perimetrazione sia dell'area in cui le concentrazioni dei composti organo-clorurati eccedono il limite previsto da D.lgs 31/2001 per le acque destinate al consumo umano, sia quella in cui vengono superate le concentrazioni soglia di contaminazione previste da D.lgs 152/2006 che identificano le aree definite nel medesimo decreto "potenzialmente inquinate".

Tali perimetrazioni costituiscono la base conoscitiva dell'ordinanza n. 268 del 29 giugno 2012, emessa dal Sindaco.

Nel ribadire che l'indagine dell'Arpa è da considerarsi tutt'ora in itinere, si specifica che questa è articolata in più fase che generalmente considerano tre aspetti:

1. Provenienza dell'inquinamento, nel senso della ricerca della sorgente secondaria della contaminazione (da intendersi come l'accumulo nel sottosuolo dell'inquinante);
2. Area di propagazione dell'inquinante secondo la direzione di movimento delle acque sotterranee;
3. Monitoraggio del livello di contaminazione nell'area attualmente oggetto dell'Ordinanza;

Si specifica inoltre che il compimento di tali fasi ha come obiettivo principale immediato gli aspetti connessi alla salute pubblica, attraverso la definizione dell'ampiezza dell'area interessata e del livello della contaminazione.

Tale attività non può ovviamente comportare il controllo di tutti i pozzi presenti nell'area ma solo di quelli funzionali ad una rilevazione quanto più celere e precisa. Il controllo di tutti i pozzi sarebbe infatti un ostacolo ad una corretta effettuazione dell'indagine secondo una tempistica adeguata.